Conferenza stampa di fuoco per il Patron del Città di Nettuno:”La stella è di tutti, ma deve stare sulle casacche della mia squadra”

Pubblicato il Apr 13 2017 - 10:14pm by Giovanni Colantuono

Finalmente risolto il caso dell “Stella” nella città del baseball. La pronuncia del Consiglio Federale della Fibs di sabato scorso ha confermato quello che comunque in tutta Italia già si sapeva. I titoli vinti in passato da quello che viene da sempre chiamato il Nettuno Baseball appartengono al Città di Nettuno del Patron Piero Fortini.

“Il Consiglio Federale – si legge nella comunicazione inviata dalla Fibs alla dirigenza del Città di Nettuno – nella riunione dell’8 aprile ha esaminato la vostra richiesta formulata il 16 febbraio 2017. Al riguardo si comunica che il Consiglio ha accolto la richiesta sulla base di quanto disposto dalla delibera n. 82 dell’8 dicembre 2011. In particolare con tale deliberazione, che fa riferimento al trasferimento dei diritti sportivi e dell’anzianità di affiliazione, si è inteso siano stati trasferiti alla società Ssd Nuova Baseball Città di Nettuno (cod. aff. 12030) anche i titoli sportivi vinti dalla Ssd Nettuno Baseball Srl (cod. aff. 12017)”.

Documento mostrato alla stampa presente nella sede storica del Nettuno dentro il Borgo Medievale. A prendere la parola il massimo esponente della squadra nettunese:

“Nel 2014 ho rilevato tutta la società acquisendo le quote di Antonino Maiozzi, Antonio Paruccini e Giuseppe Barraco – ha esordito Piero Fortini in conferenza stampa – nel 2016 abbiamo provato a fare una squadra unica. Anche Fraccari ha avuto il suo ruolo in quello che è successo l’anno scorso – continua Piero Fortini – c’era seduto anche lui, insieme al consigliere federale Luigi Cerchio, al ristorante quando ci siamo incontrati con Gianluca Faraone. Quello che allora era il presidente federale insisteva perchè quella fusione si doveva fare. In questo modo ha anche affossato la IBL che da otto squadre passò a sette. E’ tutto assurdo. Aggiungo anche che nel 2014 fu consentito al Nettuno2 di iscriversi alla IBL rilevando il titolo del Grosseto. Non sono quindi stato io a portare una seconda squadra di Nettuno in IBL. Tutti a contestare i titoli del Città di Nettuno, tutti a fare la guerra a Fortini, quando fu Della Millia con Cerchio e Faraone, con la complicità di Fraccari, a fare una seconda squadra per la IBL. La stampa e molta gente chiede a me di fare una squadra unica, quando sono stati loro a crearne una seconda. Quando nel 2014 il Nettuno2 entrò in IBL nessuno ha parlato, dopo si è iniziato a puntare il dito verso di noi. Dovete chiedere a loro il perchè di due squadre in questa città, ed a Fraccari che l’ha permesso.  Adesso pretendevano anche di mettersi una stella sulle casacche”.

E’ un fiume in piena il Patron del Città di Nettuno, che viene sollecitato a spiegare cosa è successo dopo il 9 gennaio del 2016 quando fu annunciata la fusione tra il Città di Nettuno ed il Nettuno Baseball City:

“Dopo quella conferenza stampa del 9 gennaio abbiamo iniziato insieme la stagione, stava andando tutto bene  -dichiara Fortini – io la mia parte dell’accordo l’ho rispettata versando anche 22.400 euro. Me ne hanno chiesti altri 4000 per pagare i giocatori ed ho rifiutato. Io sono stato male un paio di settimane, loro non si sono fatti più sentire, per ritornare poi a chiamare perchè servivano soldi per pagare i giocatori. Avevano probabilmente finito il budget, anche perchè poi i giocatori sono stati pagati molto tempo dopo. Finita la stagione, a settembre, fanno una conferenza stampa alla quale io non sono stato invitato a partecipare. In quella conferenza Gianluca Faraone ha dichiarato che io non c’entravo nulla con la società. Fui anche schernito da quello che si reputa il più grande giocatore del Nettuno, Ruggero Bagialemani, si definisce lui così, per me non lo è. Si mise a ridere a quelle parole di Faraone. Mi avevano quindi escluso. Ho provato a contattarli e nessuno rispondeva. Finalmente riuscii a parlare con l’unica persona che reputo seria, Maurizio Camusi, e poi incontro Salvatore Masala. Eravamo al ristorante Fort Apache, io, Camusi e Masala. In pochi minuti con loro avevo trovato un accordo, confermando l’unione dei due club con una società al 50% tra me e Masala. Una stretta di mano e per ma l’accordo era di nuovo valido. Eravamo intorno a metà novembre, qualche giorno dopo Masala viene nel mio studio e parliamo dei dettagli dell’accordo, io proposi un direttivo formato da sei dirigenti al 50%, tre del Città di Nettuno e tre del Nettuno Baseball City. Masala mi chiese un pò di tempo per parlare con gli altri soci della sua società. Da quel momento in poi Masala non mi ha più risposto al telefono. Gli ha scritto una mail, ma niente risposta.Vado quindi avanti da solo, contatto il nuovo Presidente Marcon e formalizzo l’iscrizione alla serie B con richiesta di ripescaggio in serie A, con la disponibilità alla IBL nel cosa in cui il Nettuno Baseball City non si fosse iscritto. Loro speravano che il Città di Nettuno spariva, non iscrivendosi nel limite di tempo del 15 gennaio. Stavamo lavorando all’accordo con l’Academy di Roberto De Franceschi e Leo Mazzanti, e per noi ripartire dalla serie A era la soluzione ideale vista la giovanissima età dei ragazzi del roster. Loro quindi non volevano una fusione, loro volevano la mia società. Vi svelo un retroscena del 2014, pochi giorni dopo che io ha acquistato il Città di Nettuno e iniziato a sistemare la società. Vennero nel mio studio Faraone, Bernicchia e Camusi per acquistare la società. Li ho mandati via, avevo appena portato la squadra a giocare l’European Cup, e pagato tutti gli arretrati ai giocatori”.

Il resto è storia conosciuta, con l’accesso agli atti del Nettuno2 e la conseguente chiusura della stadio:
“Non riuscirono a prendere il Città di Nettuno quindi è iniziata la guerra nei miei confronti – continua il Patron Fortini – hanno preso di mira lo stadio, quando la firma sulla concessione al Città di Nettuno dello stadio Steno Borghese era dello stesso Faraone. Per l’altra firma serviva l’amministratore, ma tutti sapete la storia del custode venezuelano, e quindi firmò un’altro dirigente che sta rischiando grosso. Abbiamo tutti gli atti in archivio, possiamo dimostrare tutto.L’accesso agli atti fu fatto dal Nettuno2 e firmò Marco Camusi che ho visto piangere per questa storia. Chiusero lo stadio perchè la firma era di un dirigente che non poteva firmare quel documento della concessione dell’impianto. In base alla Legge Cantone, in un ente pubblico dopo 18 mesi si deve rispettare comunque il contratto stipulato, valido o non valido. Quindi potevo fare il ricorso al TAR per ottenere il risarcimento per il danno che mi avevano fatto chiudendo lo Steno Borghese. Ho rinunciato al ricorso e alla richiesta di risarcimento molto alta con l’arrivo della nuova amministrazione dei 5 Stelle. Ho mandato 5 progetti alla precedente amministrazione per sistemare lo Steno Borghese, sia con la formula dell’affitto temporaneo che con la vendita. Avevano il progetto di come sarebbe venuto lo stadio ristrutturato che sarebbe stato comunque a disposizione del Comune per i loro eventi. Non ho mai avuto risposta. Allora mi chiedo, chi comandava nel palazzo comunale? Mi hanno massacrato. Adesso dovreste andare a chiedere anche a loro queste cose, chiedete perchè hanno fatto una seconda squadra”.

Si arriva quindi alla amata STELLA:

“La Fibs si è espressa, i titoli vinti appartengono al Città di Nettuno. Penso a Bagialemani che ha detto che prenderà la seconda stella, deve sperare di vincere nei prossimi vent’anni altri venti scudetti perchè ha sbagliato squadra. Il massimo organismo ha deliberato, il documento è a vostra disposizione per essere pubblicato, ma ancora oggi si va su internet e troviamo una pagina dove c’è scritto ufficiale del Nettuno Baseball City ed hanno ancora scritto che detengono 17 scudetti e via dicendo. Il documento fa riferimento alla delibera dell’8 dicembre del 2011 quando i titoli passarono al Città di Nettuno. All’epoca nessuno parlò, nessuno disse nulla, oggi tutti che parlano e pretendono di mettere in dubbio quello che è  sempre stato chiaro. I titoli sono della mia squadra. E’ chiaro che le vittorie appartengono a tutti, a coloro che le hanno conquistate, ai tifosi come a coloro che hanno fondato il vecchio Nettuno. Questo sono per primo io a dirlo, ma il simbolo può stare solo su una casacca ed è quella del Città di Nettuno. Queste persone non possono mostrare queste pagine su internet – continua Fortini mostrando stampata la pagina ufficiale del Nettuno Baseball City su Facebook – In futuro questa stella sarà dei tanti giovani dell’Academy con cui abbiamo fatto un accordo forte. Quando ho preso il Città di Nettuno ho sbagliato persone a cui affidare le gestione della squadra. Oggi posso dire soddisfatto di aver fatto un accordo con gente seria, i dirigenti dell’Academy. Domenica abbiamo perso due partite ma sono andato a casa felice, dopo tante delusioni e pugnalate subite nei mesi scorsi. Abbiamo creato un gruppo che lavora sodo, noi e l’Academy, per quest’anno loro continuano la loro attività del settore giovanile e gestiscono anche la squadra del Città di Nettuno in serie A. E’ già tutto deciso e c’è già un direttivo di 8 persone che sta lavorando per questa stagione, nel prossimo anno il tutto verrà sancito ufficialmente e tutti i ragazzi del settore giovanile mostreranno la stella sul petto. Quei ragazzi sono il futuro e porteranno con diritto quel simbolo delle vittorie. Il futuro è gia stato impostato, la società che unisce il Città di Nettuno e l’Academy già esiste con 8 dirigenti che stanno operando e porteranno avanti l’attività in futuro. Questa è la fusione migliore per il baseball nettunese. Con Faraone non potranno mai più esserci accordi. Sono venuti due domeniche fa al campo Tagliaboschi, ancora Faraone e anche Bagialemani, ancora parlano di squadra unica e di squadra forte. Non hanno capito niente, il Nettuno forte già lo ho ed è questo nato con l’accordo con l’Academy, ho il futuro dalla mia parte. Non possiamo competere con Rimini, Bologna e San Marino se prima non ricominciamo a programmare partendo da un grande settore giovanile. Noi lo stiamo facendo”.

Sulle casacche del Nettuno Baseball City non c’è la stella sul petto, ma è presente il logo della N con una stella all’interno:

“Penso che quando c’è una società che esiste da due anni e c’è delibera di un consiglio federale che parla chiaro, mettersi una stella addosso fa solo che ridere – continua Fortini – e comunque non la possono mettere. Se con quello stemma giocavano a calcio o vendevano prosciutti poteva anche starci una stella. Ma loro giocano a baseball e nella città di Nettuno, quindi non posso usare quella stella”.

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Giovanni Colantuono

Nato a Nettuno. Ha iniziato la carriera giornalistica nel 1991 nell’emittenza televisiva privata come autore e conduttore della rubrica settimanale sul baseball Casabase. Allievo del Piccolo Gruppo di Giornalismo Radio-Televisivo di Michele Plastino, ha poi collaborato con il quotidiano Il Tempo e con varie agenzie di stampa. Radiocronista di Idea Radio ed autore di due film reportage sulla Coppa Campioni di Parigi del ’91 e dell’Europeo del ’91. E’ stato per tre anni addetto stampa del Nettuno e collaboratore dei siti BaseballItalia.it e Baseball.it.. Nel marzo del 2012 è cofondatore di BaseballMania.it di cui è l'editore e il Direttore Editoriale.

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3 Commenti Unisciti anche tu alla conversazione!

  1. Stefano Corrias 13 Aprile 2017 at 23:56 -

    Grande presidente e sempre forza Nettuno!

  2. Giuseppe Troiani 14 Aprile 2017 at 10:15 -

    Grande stima per il presidente Fortini, io continuo ha sperare in un unico Nettuno che domini in Italia e Europa…

  3. andrea 15 Aprile 2017 at 11:51 -

    Sig fortini complimenti x il progetto e per le giuste parole nei confronti di chi a 7 facce e sempre pronti a sfruttare prossimo e situazioni,lei a salvato il nettuno nel 2014 e tutti ne dovrebbero essere grati e i tifosi dopo questa dichiarazione ancor di piu’,un grande in bocca al lupo e prenda ancor di piu’ distanze tali da non dover un giorno tornare a date spiegazioni al mondo del baseball,ma solo alzare trofei con giovani e una seconda Stella…