Terminata la stagione del Godo Baseball, la lettera del Presidente Carlo Naldoni.
Vorrei presentarvi questa mia nota in coincidenza con l’ultima partita di campionato 2023 col Macerata, prima nel girone dello stesso con classifica oramai ben definita.
Con un certo rammarico da parte nostra di tifosi, come è ovvio, il Godo baseball non riesce a passare al turno successivo ad eliminazione diretta. Io però vorrei fare alcune considerazioni a cominciare dal sentirmi comunque molto soddisfatto e orgoglioso di questa squadra, di questi ragazzi.
In genere si sono sentite, come tutti gli anni del resto (che volete farci? Siamo abituati a fare così), considerazioni spesso critiche, direi ipercritiche in alcune circostanze, considerazioni che tendono a puntualizzare spesso le cose negative viste e molto meno quelle positive, questo a prescindere da analisi più approfondite delle diverse situazioni anno per anno.
Gli ultimi 2 anni, in particolare, lo sappiamo, sono stati anni di transizione generazionale fra “vecchie” glorie e nuove leve e già questo non poteva non influire su esperienze e risultati. Quest’anno poi l’alluvione ci ha colpito pesantemente sia come società che come squadra. Nel caso della società, la sua straordinaria capacità di mobilitazione e di farsi carico in ogni circostanza delle difficoltà, unita alla grande ed inaspettata, emozionante solidarietà suscitata a livello nazionale, ed anche internazionale, ci ha consentito un vero miracolo col ripristino delle condizioni normali del campo e delle strutture ad essere interessate, nel giro di un solo mese e di ciò vanno ringraziati, oltre a coloro che ci hanno aiutato da fuori, soprattutto i nostri volontari, tutti, che ci hanno messo l’anima per raggiungere questo straordinario risultato.
Dall’altra parte, al di là dei limiti tecnici, di risultato e di gioco, anche troppo spesso accentuati nella critica, va tenuto conto del grande sacrificio e sforzo fatto dalla squadra tutta, senza eccezioni, per cercare di disputare il miglior campionato possibile. I risultati minimi mi pare ci siano stati: abbiamo superato il primo turno, come ci succede da quattro anni con il campionato a 32 squadre e ci siamo battuti sempre al limite in uno dei due gironi successivi a 5, anche se non siamo riusciti a passarlo. Ce la siamo comunque giocata con tutti i nostri avversari, se avessimo vinto diverse partite, giocate sempre nel massimo equilibrio e risolte spesso da episodi, nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Da questo deriva la mia soddisfazione di tifoso e anche di presidente ed il mio orgoglio di esserlo per questa squadra e società.
Chiedo a tutti, tifosi, simpatizzanti, dirigenti, volontari, tutti coloro che hanno consentito in maniera così appassionata e commovente, di poter riprendere a giocare a Godo, sul nostro campo, di stringersi attorno al manager Naldoni, ai coaches, a cominciare dal pitching coach Poli, ai giocatori veterani, alle giovani leve, ai nostri amici atleti provenienti dall’estero e a fare loro un grande applauso per averci comunque consentito, nonostante i limiti di allenamenti, di preparazione, di motivazioni, di obiettivi, di poter disputare un campionato di serie A, 32esimo ininterrottamente, alla fine anche sul nostro campo, facendoci divertire, arrabbiare, dispiacere, esaltare, ma sempre tifare per il Godo baseball. Dobbiamo essere, tutti, orgogliosi di loro.
Grazie ragazzi!
Il Presidente ASD Baseball Softball Club Godo
Carlo Naldoni
