Una nota di Riccardo Schiroli mette ancora in luce le problematiche del batti e corri italiano nel sud Italia

Pubblicato il Set 30 2015 - 2:02pm by Redazione Baseballmania
In merito all’articolo pubblicato il 27 settembre “L’importanza della Lega del Sole” a firma di Ezio Cardea, abbiamo ricevuto in redazione una nota dell’Addetto Stampa della Fibs Riccardo Schiroli indirizzata al nostro Direttore, che vi pubblichiamo di seguito:
Caro Giovanni, leggo sul sito BaseballMania.eu l’articolo di Ezio Cardea su sviluppo del baseball sul territorio nazionale e mi trovo in dovere di chiederti di verificare alcune affermazioni. Vado con ordine:
1) “I 3 stupendi stadi a Messina, Palermo e Reggio Calabria sono dotati di bellissime e capienti tribune e ottimi impianti di illuminazione”
Ero a Reggio Calabria al Mondiale Universitario (e non Universiade, che è un’altra cosa) del 2002 e ti posso garantire che l’impianto di illuminazione di Reggio Calabria funzionava grazie a un rumorosissimo quanto inquinante generatore a nafta
2) “Il Mondiale 1998 e il Mondiale Universitario del 2002 furono un grande successo di pubblico e di media”.
Non so il Mondiale IBAF 1998, ma a Messina per il Mondiale Universitario 2002 non si pagava per entrare (quindi il successo di pubblico è difficilmente valutabile) e gli unici rappresentanti dei media erano il sottoscritto, Gianni Vellutini per Baseball.it (ospite FIBS), Pietro Nicolodi e Giancarlo Mangini per RAI, che trasmise in differita tutte le partite dell’Italia e la finale. La produzione fu interamente pagata dal CUS Messina
3) Fraccari avrebbe “invertito la rotta vincente delle precedenti gestioni”.
Nel 1989 Reggio Calabria venne ammesso dalla Amministrazione Notari alla A1 di softball (attuale ISL) senza che ci fossero i presupposti, visto che giocava su un campo in terra con recinzione semovente, privo di spogliatoi e condiviso con squadre amatoriali di calcio. Si ritiro a metà stagione. Personalmente ho perso l’amicizia di 2 giocatrici e un allenatore statunitensi, che convinsi ad andare a giocare a Reggio Calabria e non sono mai state pagate
4) Fraccari avrebbe “gettato al vento la possibilità di trasformare la Sicilia in una Florida per le Federazioni di tutta Europa (…) c’è da sperare che Spagna o Grecia non ci soffino questa grande opportunità”.
Tutta Europa, ma meno Spagna e Grecia, evidentemente. Comunque, in Grecia c’è un campo solo e la Spagna ha le Isole Canarie che hanno un clima forse anche migliore della Sicilia. Ma l’opportunità di business è molto relativa: in Europa si contano sulle dita di una mano le squadre che svolgono attività nella off season.
La FIBS ha comunque usato il campo di Messina in diverse occasioni per preparare la nazionale a tornei autunnali (2002, 2003, 2006). Ora, visto che il centro CONI di Tirrenia è dotato di impianti coperti, è meno necessario.
Concludo con una considerazione: se BaseballMania.eu, o Ezio Cardea a titolo personale, cercano informazioni sugli stadi di Palermo e Messina, credo che Antonio Consiglio (con i Catania Warriors giocò un’intera stagione IBL a Palermo. Ero personalmente presente quando mancò la luce durante una diretta RAI. Viene anche da chiedersi come mai non giocarono a Messina, che mi sembrerebbe più vicina a Catania rispetto a Palermo) e Nino Micali (come CUS Messina) possano fornire tutte le informazioni. Sul passato, il presente e il potenziale futuro di questi impianti.
Saluti
Riccardo Schiroli

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  1. arcangelo cibati 1 Ottobre 2015 at 18:09 -

    schiroli quando i warriors hanno disputato il campionato IBL il signor Micali non aveva nessuna carica all’interno del CUS MESSINA. Oggi è il presidente del CUS UNIME quindi due cose distinte e separate.nel 2009 a messina si sono fatti delle partite del mondiale ibaf dicevano che si pagava si vero 4/ 5 i paganti il resto conoscenti negli spalti se c’erano 100 persone e sono buono mi tengo lago