Simone Bazzarini, lanciatore destro classe ’94, ha dato le sue dimissioni dalla Tommasin di Padova.
Il giovane partente friulano, quest’anno alla sua quinta stagione con la compagine veneta, ha deciso autonomamente di abbandonare il Roster di Bill Sandillo per andare a Redipuglia, squadra che milita in A2, dove sicuramente sarà impegnato maggiormente.
Durante la scorsa stagione, infatti, subito dopo un difficile momento di studio dedicato alla laurea, Bazzarini ha fatto un’apparizione poco concentrata che ha compromesso l’intera stagione. Quest’anno, dopo le amichevoli e le partite di Coppa Italia, il numero 55 del Tommasin aveva fronteggiato solo due battitori. Alla base della sua sofferta decisione presa dopo un confronto di approfondimento sia con il manager statunitense che con il patron Bobo Tommasin, sta proprio il fatto di essere stato poco utilizzato, venendo a mancare così quella sensazione di fiducia reciproca alla base di questo gioco di squadra.
Bentornato in Bisiacaria Baz . Auguri . E non in Friuli , caro Orati ( chiedere info a Berini ; … Fabiani e Marinig invece ok , friulani )
Ciao Flavio, ci siamo conosciuti a Nettuno fine settembre scorso anno.Un caro saluto.
E meno male che c’è qualcuno che fa il LANCIATORE che decide di voler essere un GIOCATORE di baseball!!!
Già il designato porta via la metà ( e non la meno importante o soddisfacente) della tua prestazione;
poi se sei bravo giochi al massimo 5 o 6 riprese;
sennò ne fai due da rilievo
e, massimo dei massimi, una da closer.
Ma è mai possibile chiedere questo a chi ama il baseball?
Giocherò nell’Amatoriale, ma almeno giocherò.
Se invece mi pagano molto bene allora faccio il professionista e non mi diverto se non a prendere soldi!
Grande Bazzarini, tutti i giocatori italiani se fossero stati UNITI, avrebbero dovuto incrociare le braccia per protestare contro l’avvento dei comunitari che occupano loro spazio danneggiando anche i giovani in merito al loro percorso di ambizione sportiva di poter accedere alla Nazionale italiana.
Grazie Giovanni
Continua la diaspora dei lanciatori “padovani” non cosa da poco. In attesa del miglior Fabiani che quest’anno stenta a ritrovarsi, si ingaggia in zona cesarini un cubano con passaporto comunitario che, al momento, ha fatto la sua bella figuraccia a Nettuno (appena sceso dall’areo forse), chiamando il sempre verde Corradini a togliere per l’ennesima volta le castagne dal fuoco. Speriamo non sia l’agonia dello scorso anno, colpe che saranno poi addossate al pitching coach di turno??