Simone Bazzarini lascia il Padova

Pubblicato il Apr 27 2018 - 8:24am by Flavio Orati

Simone Bazzarini, lanciatore destro classe ’94, ha dato le sue dimissioni dalla Tommasin di Padova.

Il giovane partente friulano, quest’anno alla sua quinta stagione con la compagine veneta, ha deciso autonomamente di abbandonare il Roster di Bill Sandillo per andare a Redipuglia, squadra che milita in A2, dove sicuramente sarà impegnato maggiormente.

Durante la scorsa stagione, infatti, subito dopo un difficile momento di studio dedicato alla laurea, Bazzarini ha fatto un’apparizione poco concentrata che ha compromesso l’intera stagione. Quest’anno, dopo le amichevoli e le partite di Coppa Italia, il numero 55 del Tommasin aveva fronteggiato solo due battitori.  Alla base della sua sofferta decisione presa dopo un confronto di approfondimento sia con il manager statunitense che con il patron Bobo Tommasin, sta proprio il fatto di essere stato poco utilizzato, venendo a mancare così quella sensazione di fiducia reciproca alla base di questo gioco di squadra.

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Flavio Orati

Flavio Orati sulla soglia dei sessanta - Padova 4/10/55 - ho iniziato come tutti con gli allievi nell'Arcella Padova-baseball che avevo 8 anni. Poi juniores,e la serie C con la squadra dell'oratorio che ci ha accompagnato per molti campionati da eterni secondi in competizione perenne con Verona, storica scuola di riferimento per noi veneti dell'epoca,riuscendo a conquistare in un lontanissimo campionato la possibilità di fare un torneo per passare alla serie maggiore. la gestione ecclesiastica della squadra - i frati di S.Antonio - ha rinunciato alla partecipazione facendo sfumare il nostro sogno rincorso per anni. Sciolta la squadra, abbiamo costruito con le nostre mani in tempo record un campo per farci disputare il campionato autotassandoci - erano tempi duri ma ricchi di solidarietà - tanto che siamo riusciti a creare una società ex novo e disputare almeno tre campionati di C. Nel frattempo uno sponsor quasi vero Bellamio, ha preso in mano il futuro della squadra con molti dissensi che hanno fatto migrare alcuni di noi verso l'altra storica compagine padovana: quella del CUS Padova.Intanto con l'età crescevano anche gli impegni e il nostro baseball spartano e universitario nonostante i campionati di B doveva lasciare il posto alla vita ma fino ai quarant'anni non ho abbandonato se non con qualche rara sosta, la frequentazione dei diamanti. Ed ecco che tornato a Padova ho ripreso a seguire la squadra nella sua performance stupenda della vittoria del campionato A federale e contestualmente anche della coppa Italia: un team che meritava sacrifici ulteriori nonostante la mia BPCO (broncopatia cronica ostruttiva) che non mi fa più respirare tanto bene. Eccomi qua che provo ad interpretare il baseball per le colonne on line di Baseballmania..... secondo la mia pluridecennale esperienza iniziata da esterno centro con l'erba che era più alta di me, per poi giocare in seconda e poi interbase, ma all'occorrenza ho ricoperto tutti i ruoli!!

6 Commenti Unisciti anche tu alla conversazione!

  1. Fred 27 Aprile 2018 at 09:16 -

    Bentornato in Bisiacaria Baz . Auguri . E non in Friuli , caro Orati ( chiedere info a Berini ; … Fabiani e Marinig invece ok , friulani )

  2. Enzo Blanda 27 Aprile 2018 at 10:54 -

    Ciao Flavio, ci siamo conosciuti a Nettuno fine settembre scorso anno.Un caro saluto.

  3. Franco Ludovisi 27 Aprile 2018 at 12:14 -

    E meno male che c’è qualcuno che fa il LANCIATORE che decide di voler essere un GIOCATORE di baseball!!!

    Già il designato porta via la metà ( e non la meno importante o soddisfacente) della tua prestazione;

    poi se sei bravo giochi al massimo 5 o 6 riprese;

    sennò ne fai due da rilievo

    e, massimo dei massimi, una da closer.

    Ma è mai possibile chiedere questo a chi ama il baseball?
    Giocherò nell’Amatoriale, ma almeno giocherò.

    Se invece mi pagano molto bene allora faccio il professionista e non mi diverto se non a prendere soldi!

  4. massimo 28 Aprile 2018 at 09:18 -

    Grande Bazzarini, tutti i giocatori italiani se fossero stati UNITI, avrebbero dovuto incrociare le braccia per protestare contro l’avvento dei comunitari che occupano loro spazio danneggiando anche i giovani in merito al loro percorso di ambizione sportiva di poter accedere alla Nazionale italiana.

  5. massimo 28 Aprile 2018 at 10:46 -

    Grazie Giovanni

  6. loris 30 Aprile 2018 at 19:08 -

    Continua la diaspora dei lanciatori “padovani” non cosa da poco. In attesa del miglior Fabiani che quest’anno stenta a ritrovarsi, si ingaggia in zona cesarini un cubano con passaporto comunitario che, al momento, ha fatto la sua bella figuraccia a Nettuno (appena sceso dall’areo forse), chiamando il sempre verde Corradini a togliere per l’ennesima volta le castagne dal fuoco. Speriamo non sia l’agonia dello scorso anno, colpe che saranno poi addossate al pitching coach di turno??