
“Sono molto felice e pronto per questa nuova sfida, allo stesso tempo molto sereno e con tanta voglia di lavorare per formare un gruppo forte. Dobbiamo essere un gruppo unito – dichiara il neo manager del Nettuno – partendo dalla società, staff e giocatori per lavorare in tranquillità. Ringrazio tutti i membri del consiglio del Nettuno BC 1945 e anche chi in passato mi ha voluto nel proprio staff insegnandomi molto, aiutandomi ad acquisire l’esperienza giusta con cui affronterò questo nuovo progetto”.
La casacca del Nettuno come punto di arrivo quando si è giovani giocatori, ora per te arriva anche l’incarico da manager:
“Da bambino arrivare a vestire la casacca del Nettuno è un sogno, diventarne anche manager è una delle soddisfazioni più grandi che si possano provare. Sono veramente orgoglioso di questo incarico”.
Il campo è sempre stato il tuo primo pensiero, da giocatore come da coach, la cultura del lavoro che nel baseball paga sempre:
“La mia dote principale è sempre stata la dedizione al lavoro, tanto e sul campo – continua Fabrizio Ludovisi – Ora lo sarà ancora di più, perchè la responsabilità è grande e merita il massimo impegno da parte mia. Permettetemi, in questo momento felice per me, di fare un ringraziamento ai proprietari dei Marineros Juan Manuel Arellano e la moglie la signora Ledezma, grazie a loro ho iniziato la carriera professionistica come coach”.
In attesa del 2 aprile daje!!!!
Penso, ed a mio modesto parere, che sia la scelta giusta ed in questo momento particolare per il baseball nettunese. Giusta perché Fabrizio è una persona dedita al suo lavoro sul campo e con un’esperienza ed un bagaglio internazionale non solo sui campi da baseball in Giappone, Venezuela, Messico, Stati Uniti ed ancora altro, da qui l’appellativo di “L’EROE DEI DUE MONDI”, ma anche perché Fabrizio questi paesi li ha vissuti per periodi di tempo prolungati e formato al loro “modus vivendi”, usi, tradizioni, costumi.
Quindi portatore anche di una mentalità diversa e soprattutto da trasferire alle giovani generazioni ed ai ragazzi emergenti, e visto che ormai il mondo ed il nostro spazio non debbono essere confinati al territorio dove generalmente viviamo, ma dobbiamo essere portatori di una cultura diversa e globalizzata e rivolta all’internazionalizzazione.
E chi più di Fabrizio può esternalizzare questi concetti, avendo frequentato e vissuto in questi paesi per un arco di tempo prolungato.
Anzi credo che la sua vita l’abbia proprio vissuta prevalentemente in altri continenti, e non credo senza incontrare ostacoli ed anche sofferenze, e per uno come lui che è partito solo perché amante di questo sport e per poter crescere nella sue conoscenze.
Una persona quindi che ha fatto enormi sacrifici per questo sport, dimostrando veramente un grande amore per il baseball, ed ora è giusto che raccolga i frutti di questo suo lungo peregrinare in terre lontane, ed anche dai tanti problemi e soprattutto per chi tenta di viverci venendo da altre culture e mentalità, proprio come Fabrizio ha fatto e per tutta la sua vita.
Anche il suo profilo caratteriale lo aiuta in ciò, in quanto persona mite e gioviale, sempre pronto a mettersi al fianco di altri per collaborare e crescere, e sempre sorridente così come la foto lo ritrae, e con capacità uniche nel dialogo e nelle relazioni tra amici che vogliono crescere e fare squadra.
Insomma una figura diversa che spezza un ciclo e ne inizia un altro, così come la vita ci insegna, e speriamo veramente che la sua figura sia l’inizio di un percorso diverso, al fine di ridare tono e stimoli a questo sport, che per questa terra io l’intendo come una vera e propria risorsa, dove tutti debbono collaborare per una unità d’intenti ed obbiettivi comuni, e da lasciare alle future generazioni, così come ci sono state lasciate da quelle prima di noi.
Per questo faccio i miei complimenti alla Società per questa scelta, che rompe un ciclo, e ne inizia uno spero diverso e con gli obbiettivi di cui sopra e di riportare i tifosi allo Steno Borghese. Chi mi conosce lo sà che io scrivo quello che penso, e che non è altro che il frutto delle mie esperienze di vita, conoscenze e risultati tangibili. Un saluto a tutti. arch. camillo palma