Intervista a Stefano Naldoni

Pubblicato il Mar 15 2023 - 11:06pm by Redazione Baseballmania

Già dalla fine della scorsa stagione era certa la tua riconferma alla guida del Godo. Avrai perciò avuto modo di pianificare per tempo le varie fasi di preparazione alla prossima stagione. Ce le puoi descrivere?

S.N.- L’idea alla base delle scelte per la stagione che sta per cominciare verte soprattutto, com’è logico supporre, intorno al miglioramento delle criticità riscontrate durante la seconda fase del campionato 2022, con particolare enfasi sull’imperativo di allungare il roster – in modo da far fronte ad ogni evenienza, oltre che per ovvie ragioni di tipo strategico. Non sono sicuro di poterlo definire un obiettivo pienamente centrato ma, come sempre, cercheremo di fare il nostro meglio con ciò che si ha. Se non altro si è riusciti a riconfermare quasi per intero l’organico di anno scorso.

Come vedi i nuovi innesti scelti dalla società? In che modo pensi possano dare il maggior contributo alla squadra?

S.N.- Gli acquisti, come dicevo poc’anzi, sono stati pianificati in modo da coprire e rinforzare i comparti che servono a competere degnamente a questo livello di gioco, ponendo l’accento sul monte di lancio per la gara del non comunitario e sulla potenza in battuta. Per ora abbiamo avuto modo di visionarne soltanto uno – il giovane esterno nettunese Samuele Bruno – che si è già distinto in allenamento per etica del lavoro, serietà e ottime doti atletiche. Se da una parte posso quindi dirmi felice del ritorno di José Rodriguez e dell’arrivo dei validissimi Daniel Rodriguez Acosta e del succitato Samuele Bruno, dall’altra sono costretto a rammaricarmi di alcune occasioni di mercato mancate che spero non ci penalizzeranno troppo sia nella prima fase che in quelle avanzate della competizione.

La franchigia con il Ravenna: quali sono i giocatori sui quali potrai contare quest’ anno?

S.N.- Da Ravenna, oltre alle riconferme dei giocatori dell’anno passato, dovremmo poter avere con noi con maggior frequenza – nonché alcuni caveat – l’esterno/lanciatore Cristian Laghi. Il ragazzo, come gli altri validi elementi che dalla squadra del CRAL Mattei si sono aggiunti alle nostre fila in tempi recenti, ha già mostrato l’atteggiamento necessario a poter cominciare a farsi spazio tra “i grandi”; vedremo se quest’anno riuscirà a muovere qualche ulteriore passo in quella direzione.

Purtroppo Davide Meriggi quest’anno non potrà disputare il campionato di serie A. Il resto della squadra invece è stato, come hai già sottolineato tu, riconfermato. Qual è lo stato di forma dei giocatori? Ci sono delle criticità?

S.N.- Ho appreso con dispiacere della defezione di Davide per cause di forza maggiore. Naturalmente, in questi casi, vale la regola “ubi maior, minor cessat”; perciò colgo formalmente l’occasione per fargli i miei migliori auguri per i suoi progetti di vita, nutrendo la speranza di vederlo un giorno tornare a vestire la maglia rossoblu. Riguardo al resto, a mio avviso, lo stato di forma dei giocatori è piuttosto buono. Nell’ambito della preparazione atletica stiamo, per quanto possibile, cercando di camminare nelle orme lasciate dal Profe Luis Hernandez – al quale mando un abbraccio – seppur con i dovuti adattamenti. Anche per ciò che concerne il lato tecnico in senso globale si è scelto di dare continuità al lavoro degli ultimi anni, senza mancare di integrarlo con i più recenti elaborati tecnico-scientifici che ci arrivano dal mondo del baseball professionistico.

In conclusione, come sempre succede a Godo, non è certo la forma mentis di stampo professionale a fare difetto. In mancanza di altro, continueremo a fare affidamento su quella per ottenere i nostri risultati.

Ci puoi svelare uno spaccato di Stefano Naldoni al di fuori del ruolo del manager: vita privata, lavoro, altre passioni?

S.N.- Questo è un colpo basso che non mi sarei mai aspettato da una persona seria come te, Nevio. Scherzi a parte, non parlo mai volentieri di me in pubblico, anche perché non c’è granché di interessante da dire: ho una vita piuttosto “normale” e confusa, come tanti altri. Penso sarà invece molto più appassionante per i tuoi lettori continuare a seguire la parte del mio cammino che mi vede procedere accanto alla squadra, finché durerà. Spero, di cuore, che riusciremo tutti insieme a prenderci qualche grossa soddisfazione, quest’anno.

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