In attesa dell’inizio del Campionato di baseball italiano, vediamo un po’ cosa sta succedendo negli Usa, dove le Mlb sono già partite dal primo aprile, in piena sicurezza.
Il Campionato statunitense di baseball è iniziato regolarmente col pubblico cintingentato e tanti spot nei quali si invitano i tifosi a vaccinarsi. E come c’era da aspettarsi, Robert D. Manfred Jr., ossia il Commisioner del baseball Usa, ha visto bene di scrivere ai tifosi una lettera aperta, come del resto fa ogni anno prima dell’Opening Day, nella quale ha evidenziato il momento pandemico che stiamo purtroppo ancora vivendo.
Nella lettera Manfred ha parlato di speranza per tutti e non solo per il mondo del baseball, ringraziando gli eroi, che non solo stanno curando gli ammalati di Covid, ma che hanno lavorato per l’apertura del Campionato.
Eh sì e questa è una mia considerazione, perché non ci sono solo i medici e i paramedici a gestire questa pandemia globale, bensì anche i netturbini, che tengono pulite le strade, le cassiere dei supermercati, dove ormai ci rechiamo un po’ tutti per svagarci un attimo, dato che non si può andare da nessuna parte, se non per approvigionarsi e tutte le persone che hanno continuato a lavorare “in presenza”, non potendo, tra l’altro, guidare bus, camion o taxi in smartworking.
Ma tornando a Manfred è bello ricordare quanto ha scritto sull’apporto dato dal baseball americano per la ripresa, in quanto molti stadi sono stati messi a disposizione per la campagna vaccinale e molti biglietti gratuiti sono stati donati a tutti coloro che stanno facendo uno sforzo definito “erculeo” per domare il Covid19, perche non c’è niente di più bello del pubblico negli stadi: le partite a porte chiuse sono tristi, sono finte e non danno emozioni.
Nella lettera, Manfred fa riferimento anche a Mike Trout (1991), come un esempio professionale da seguire, anche perché, come molti sanno è considerato uno dei giocatori più completi delle Mlb; in pratica Trout possiede i cosiddetti “five tools” e quindi è in grado di andare alla battuta, come di lanciare e difendere. Ma gioca nell’American League e da un po’ di tempo ci si chiede se non sarebbe bello aumentare gli incontri interlega per ravvivare il Campionato, perché di vedere per più e più volte giocarsi la stessa partita tra i Cubs e Milwakee, tanto per fare un esempio, dopo un po’ non se ne può più.
In pratica sarebbe bello vedere giocatori come Trout, che gioca nell’American League, potersi confrontare contro squadre della National, anche perché nell’American League, giocano i clubs più titolati della Mlb, come gli Yankees, Boston, Detroit e così via.
E così come si comincia a considerare il valore del battitore designato, anche nella National league, per sollevare il lanciatore dal dover andare alla battuta, dove anche se in fondo al line up, non fa quasi mai una gran figura e rischia pure di farsi male quando inopinatamente riesce a battere valido e corre in base, di recente si è pensato all’esatto contrario, perché il lanciatore Shohei Ohtani (1994) degli Angels come Trout, è bravissimo alla battuta e lo è talmente tanto da meritarsi il secondo spot nel line up.
Insomma il dibattito è aperto ed è il bello del baseball: uno sport che pur restando fedele alla tradizione, nel tempo ha saputo aggiornarsi.
Go baseball!