L’esordio con l’Arezzo era, per l’Estra, una partita difficile. Lo è diventata ancora di più per la follia di una seconda ripresa, quando, con due eliminati, un corridore in seconda base ed il risultato fermo sullo 0-0, i bianconeri hanno regalato 7 basi ball di fila agli avversari, corredate da un paio di base rubate, un po’ di palle mancate dal ricevitore e qualche lancio pazzo del partente Pena, fino a lì ottimo sul monte e poi sostituito da Alejandro Fernandez Matos, entrato in pedana a freddo.
Un big inning da 14 punti, che di fatto è stato cruciale per l’esito finale della partita, chiusa sul punteggio di 18 a 2 per gli aretini al 7′ per manifesta. 18 punti realizzati con solo 5 valide all’attivo per la squadra di casa sui tre lanciatori bianconeri Pena (1.2 inning lanciati, 9 basi ball concesse, 0 valide, 3 strike outs), Alejandro Fernandez Matos (2.1 inning sul monte 4 valide, 3 basi ball, 1 colpito e 1 strike out) e Bettele Castillejos (2 inning lanciati, 1 valida, 4 basi ball, 1 colpito, 4 strike outs) a fronte delle due realizzate dall’Estra Siena (tutte nell’ultimo turno di attacco contro l’ex Bonilla Castro), con i senesi che hanno commesso solo 4 errori difensivi (nella norma per la categoria).
Da segnalare, in difesa, al 4′ inning il doppio gioco difensivo 6-4-3 che ha visto protagonista Leo Fernandez Matos, autore, in seconda base, di un’ottima prestazione.