L’emergenza pandemica per il corona virus continua ad essere presente nel nostro quotidiano. oltre ad aver fortemente condizionato la stagione agonistica 2020 e aver limitato al solo campionato quella del 2021 ha notevolmente rallentato la diffusione del baseball per ciechi all’estero. tra settembre e ottobre, tuttavia, hanno preso quota nuovi progetti in Europa che possono rappresentare una ripartenza verso obbiettivi sempre più ambiziosi. Facciamo, dunque, il punto della situazione con chi da anni si occupa di far conoscere il baseball italian style all’estero, ovvero Lorenzo Vinassa de Regny.
Ci parli di come procede lo sviluppo del baseball per ciechi all’estero, in paesi tipo Germania, Francia, Cuba e Pakistan, Gran Bretagna, Ungheria, Olanda e Austria?
“Pur essendo il secondo paese ad abbracciare il b4b (lo userò in breve come baseball per ciechi) nel lontano 2010 il nostro progetto e’ sempre limitato alla squadra dei Bavarian Bats. Diamo però credito ai tedeschi di aver inventato la Mole Cup che speriamo di riprendere nel 2022”. La Francia ci invita per conoscere il b4b nell’estate 2011 e nonostante gli sforzi di Tom Nagel e nostri, in Francia resta solo una squadra quella dei Bandits di Nogent. Tramite Eva Trevisan abbiamo di recente trovato un interessante contatto nel sud della Francia con la forte squadra di softball “Les Comanches” di Saint Raphael dove speriamo di inviare i nostri coaches nel mese di novembre”.
A Cuba l’inizio del b4b va indietro al 2000 quando Alfredo Meli, invitato da federazione e associazione ciechi, portava sull’isola una comitiva di ben 40 persone tra giocatori e allenatori. altri tempi e altro entusiasmo. I contatti con Cuba sono continuativi e addirittura riusciamo a far venire la selezione cubana a giocare prima in Francia a Montpellier e nel 2019 a disputare la Mole Cup a Roma. Sappiamo che sono piuttosto attivi e hanno formato varie squadre. Nel 2016 Sarwar Ghulam, aiutato dalla leonessa e ovviamente da AIBXC inizia a promuovere il b4b in primis in Pakistan e in seguito in altri paesi . Una selezione del Pakistan capitanata dal presidente della Federazione viene a Brescia per imparare il nostro gioco e organizzarlo poi in patria. Ad oggi sappiamo poco dell’attività sul posto”.
Come dicevo prima dell’iniziativa di Sarwar riesce a stabilire un buon contatto con la comunità pakistana di Manchester dove tra l’altro ha dei parenti. nel 2018 viene così invitato in Italia il presidente di una squadra ciechi di “cricket” che capisce immediatamente il potenziale del nostro gioco e nel 2018 sbarca in Italia con un gruppo di atleti che imparano il b4b in quel di Brescia.
Per completare l’addestramento di quella che diventerà la UK Blind Baseball nel 2019 Lorenzo de Regny vengono invitati a Manchester a formare la nuova squadra che debutterà immediatamente nella Mole Cup di Roma. La UK Blind Baseball è molto attiva, a nostro nome e per nostro conto, sul territorio e sta promuovendo il nostro gioco in varie città in attesa di formare nuove squadre. All’inizio di novembre è previsto un clinic in Galles dove si spera di formare la seconda squadra in quel di Cardiff. Il motore dell’attività in UK è Sheraz Chohan che vanta molti contatti in vari paesi asiatici dove si gioca il cricket per ciechi”.
Molti di voi ricorderanno la bella trasferta a Budapest organizzata dal caro Alfredo Meli che portava un numeroso gruppo di atleti e tecnici per insegnare il b4b agli ungheresi. Il progetto poi purtroppo muore perchè il campo di baseball viene requisito per altre attività. Nel 2021 grazie alla collaborazione con la WBSC (federazione mondiale baseball softball) della quale sono consigliere insieme a Sarwar Ghulam abbiamo ricevuto un invito dalla squadra di Erd (sobborgo di Budapest) che ha invitato ben 4 coach AIBXC per insegnare il b4b. Ci auguriamo di veder presto formata una squadra ungherese. I paesi dell’est verranno seguiti ed organizzati da un gruppo che ho definito Alpe-Adria che fa capo a Franco Buttignon e al suo contagioso entusiasmo”.
Dopo i miei primi contatti che datano 2015 avevo quasi perso la speranza di sbarcare in Olanda paese tra i più forti nel gioco del baseball . Poi ho incrociato Gehandicapten associazione che fa fare sport ai disabili e trovato un funzionario della federazione olandese KNSB Roy Vink che ha finalmente sposato il nostro progetto. Nel giro di 6 mesi grazie a Chantal Bos dell’associazione IKS (vuol dire sport per tutti) che ha invitato 3 allenatori e 1 giocatore AIBXC per un clinic a Beek che ha riscosso notevole successo. avrete visto circolare articoli, foto e soprattutto un video molto toccante. Anche in questo progetto è stato prezioso il supporto della WBSC che ha messo a disposizione la base sonora e il relativo materiale come per il progetto ungherese”. Anche se l’Austria non vanta una grande tradizione nel baseball grazie all’iniziativa di Franco Buttignon siamo riusciti ad organizzare un clinic in Graz ospiti della squadra locale. franco ha trovato una grande intesa con Jens Sakelsek, per chi ha buona memoria guarda caso ex-giocatore della Leonessa Brescia, che assieme ad un associazione ciechi locale e alla squadra di baseball “Dirty Sox” di Graz ha organizzato un evento perfetto. anche in questo caso sono stati messi in circolazione articoli, foto e video . La WBSC ha messo a disposizione il materiale e la base sonora”.
Quali sono le prospettive future?”
“Siccome il nostro obiettivo futuro prevede le paralimpiadi non abbiamo dimenticato altri continenti. A fronte di grosse difficoltà a dialogare con nazioni del Centro e Sud America nonostante gli sforzi dei nostri Publio Vasquez e Giacomo Reina non siamo ancora riusciti a metter un piede definitivo sul territorio sia per la pandemia sia per la scarsa collaborazione delle federazioni baseball locali.
Al contrario lo sbarco in Africa e più precisamente in Tanzania è ormai cosa fatta. Dopo aver tenuto lezioni di gioco via zoom in maggio, aver inviato materiale da gioco grazie al supporto della WBSC abbiamo i programma una visita a Dar es Salaam in novembre dove si recherà il presidente Alberto Mazzanti accompagnato da due allenatori Giacomo Reina e Michele Bianchi che insegneranno il gioco a circa 25 persone. Il contatto con la Tanzania nasce nel 2019 in occasione del congresso WBSC di Osaka dove l’incontro con il segretario Alpherio Nchimbi della TABSA (federazione tanzaniana baseball) e l’AIBXC è stato molto positivo. I continui contatti con Alpherio maturavano con l’istruzione via computer seguita dal recente invito e non termineranno qui. Abbiamo inviato lettera di invito per la squadra ciechi locale di venire a bologna ad affinare la tecnica nel 2022 e la TABSA pensa di portare una decina di atleti e assistenti a spese della federazione. Chiuderei la carrellata dei vari paesi con una menzione alla nazione più importante e difficile gli USA. Dopo lo sbarco di Ada Nardin e Matteo Briglia nel lontano 2015 sono stati fatti molti tentativi per allargare il movimento ma con risultati altalenanti. Infatti la prima formazione USA i NY ROCKERS si è dissolta per dissidi interni lasciando spazio alla nuova squadra New York Lions che annovera gli stessi giocatori con l’aggiunta di qualche nuovo arrivo. Il problema più difficile da risolvere è trovare un allenatore che possa organizzare e gestire la squadra. per fortuna abbiamo l’amico del nostro baseball Don Landolphi che nonostante gli 80 anni ormai suonati cerca di tenere insieme la squadra. Concludendo il mio obiettivo e ovviamente quello di AIBXC è sempre stato quello di offrire questo splendido sport ad atleti ciechi e non solo in Italia in modo anche di raggiungere il traguardo paralimpico. Se avessi avuto il supporto di tutte le squadre potremmo essere ben più avanti ma vorrei ringraziare per tutti la Leonessa Brescia che assieme ad altre 4/5 squadre ha cercato e spesso trovato contatti con associazioni estere. Sarò altresì sincero , fa male vedere che la maggioranza delle squadre AIBXC è indifferente al progetto e preferisce concentrarsi a coltivare il suo orticello. Vi riporto il commento di un papà olandese che ha seguito sua figlia cieca nel corso appena completato a Beek in Olanda “la prima volta che mia figlia ha corso da sola senza bisogno dell’aiuto della guida”. Questa è la dichiarazione che ha rilasciato al giornalista che lo intervistava”.