Torniamo al caso dello Steno Borghese di Nettuno perchè i giorni passano e in riva al Tirreno tutto tace. La situazione a Nettuno è una confusione totale con il Sindaco Chiavetta che ad inizio settimana ha ritirato le dimissioni ed è chiamato a breve a formare una nuova giunta per continuare ad amministrare. Ovvio che se Chiavetta riuscirà ad avere i numeri per andare avanti la situazione potrebbe arrivare ad una svolta nei prossimi giorni, ma questo non è comunque scontato. Anche perchè la cosa che più sta dando fastidio agli appassionati del baseball nettunese è l’assoluto silenzio di chi comunque in queste tre settimane poteva agire e non l’ha fatto.
Parliamo ovviamente del dirigente dell’area sport del Comune di Nettuno che ha, con un tempismo record, firmato la revoca della convenzione sullo stadio in favore del Nettuno BC. Tempismo non mostrato invece nel rispondere alla nuova richiesta di convenzione fatta dal Nettuno BC subito dopo la revoca firmata dall’Arch.Diana. Stesso discorso nelle due successive richieste protocollate dal Nettuno BC presso l’amministrazione comunale per l’affitto e l’acquisto dello Steno Borghese. Assoluto silenzio.
Mentre non si decide, il tempo passa…e l’erba dello Steno Borghese cresce. Pochi giorni prima della revoca della convenzione il Nettuno aveva iniziato la fase più importante della manutenzione del campo, per arrivare al campionato con il diamante in condizioni perfette per giocare. Era quindi stata fatta la semina che a distanza di qualche giorno aveva bisogno degli interventi successivi come la rullatura, il taglio e via dicendo. Inoltre erano previsti tutti quegli interventi per la sistemazione delle linee di foul, e della zona del diamante interno, interventi che sono di routine con l’approssimarsi dell’inizio della stagione agonistica. Tutto questo è saltato, con il lavoro avviato dal Nettuno BC andato in fumo.
Abbiamo fatto una ricerca su internet su siti specializzati di aziende del settore per capire e quantizzare la spesa necessaria per sistemare di nuovo il campo da gioco una volta sbloccata la situazione dello stadio.
Indicativamente ad oggi il diamante dello Steno Borghese avrebbe bisogno di almeno due tagli del prato (non effettuati dal 4 marzo!!), della spianatura e rullatura degli esterni, del taglio delle corsie delle linee di foul, dell’abbassamento del bordo che delinea il confine tra l’interno e l’esterno del diamante (linea tra la terra rossa e l’erba), sistemazione della terra rossa e ovviamente il ripristino dell’impianto d’irrigazione.
Come tempi e costi, per la spianatura e la rullatura degli esterni c’è bisogno dell’inutilizzo del campo per almeno 5 giorni, con almeno 3 giorni di lavoro come manodopera. In particolare per la rullatura servono circa 20 metri/quadrati di terriccio che costa 30 euro al metro/quadrato. C’è poi il costo salato della terra rossa.
Aggiungiamo i due tagli che costano circa 800 euro, e la manodopera che nel settore agricoltura è di 50 euro a giornata per un operaio specializzato. Indicativamente per tutti questi lavori servono almeno tre operai per cinque giorni lavorativi.
Insomma una spesa che si aggira intorno ai 5.000 euro! Domanda, ma chi pagherà questo costo salato una volta risolta la situazione dello Steno Borghese? Vogliamo sapere in particolare dall’Arch. Diana: si sta provvedendo in queste settimane che lo stadio è ritornato in possesso del Comune ai lavori di manutenzione ordinaria dell’impianto? Perchè ci sembra ovvio che il Nettuno BC chiederà i danni all’amministrazione comunale per quanto accaduto. Proprio per l’inizio dei lavori di sistemazione del manto erboso la dirigenza del Nettuno ha già speso circa 1.000 euro, spesa sprecata visto che tutto andrà rifatto dall’inizio una volta riconsegnato lo stadio.
Quindi dirigente Diana ci faccia sapere come pensa di risolvere questa questione, saranno i cittadini nettunesi con le loro tasse a pagare le spese per lo Steno Borghese?….Attendiamo una risposta.
È l.architetto Diana a dover pagare perché sta venendo meno agli obblighi dirigenziali . i tifosi del nettunobc stanno costituendo una associazione che si costituirà parte lesa con la società sportiva contro il responsabile di questa situazione